Con la legge di Bilancio per il 2023, approvata dal Parlamento alla fine di dicembre 2022, il governo Meloni ha introdotto una serie di limitazioni per il reddito di cittadinanza. Tra queste, il governo ha stabilito che dal 1° gennaio 2024 il reddito di cittadinanza, disciplinato sino ad ora dal Decreto legge n. 4/2019, sarà eliminato definitivamente.
Le cose in realtà non stanno del tutto così. Fino al 31 dicembre 2023 le sanzioni previste dall’articolo 7 del decreto-legge del 2019 contro chi percepisce ingiustamente il sussidio continueranno a rimanere in vigore. L’effettiva eliminazione di queste sanzioni avverrà dall’inizio del 2024. Una persona che ha ottenuto ingiustamente il reddito di cittadinanza dichiarando il falso è ancora perseguibile e punibile penalmente.
Successivamente, dal 1° gennaio 2024, non è però escluso che il reato venga riqualificato come di truffa ai danni dello Stato, un reato previsto all’articolo 640 del codice penale o truffa aggravata per conseguire erogazioni pubbliche (art. 640-bis codice penale).
La situazione è particolarmente delicata perché si è venuta a creare a causa di una svista del legislatore che evidentemente non era intenzionato ad abrogare anche le pene per chi ha frodato lo Stato.
Chi pertanto è sottoposto ad accertamenti sulla indebita percezione del reddito di cittadinanza deve tenere sotto controllo la situazione e può interpellarci per una consulenza.